Risse, botte da orbi, colpi legali e non, spallate, sportellate e chi ne ha più ne metta.
Stiamo parlando degli Enforcer: giocatori poco dotati tecnicamente che picchiano come fabbri.
Ovviamente non si tratta di un ruolo ufficiale, spesso si parla anche di "fighter", "tough guy", o "goon".
Come ben si sa, in NHL le risse sono quasi ufficialmente accettate dal regolamento.
Ok, ci sono sanzioni e minuti di penalità ma lo scontro fisico non viene bloccato sul nascere.
Ad ogni modo, il compito di un Enforcer è quello di rispondere al gioco sporco o violento degli avversari.
Quando si verifica ciò, l'Enforcer è mandato in campo per rispondere in modo aggressivo, combattendo o intimidendo l'autore del gioco violento.
Vengono presi di mira spesso stelle e portieri avversari ma quasi sempre arriva l'Enforcer avversario a rispondere pan per focaccia, accendendo mega risse furibonde.
DIFFERENZE TRA ENFORCER E PEST
Gli Enforcers sono diversi dai Pests.
I Pests sono giocatori che cercano di provocare gli avversari senza necessariamente combattere.
Il ruolo primario dei Pests è di aizzare gli animi in modo tale da far comminare sanzioni ai giocatori avversari.
Tra i Pests più famosi: Bob Kelly, Matt Cooke, Esa Tikkanen, Tomas Holmström, Darius Kasparaitis, Ian Laperrière, Tyson Nash, Todd Harvey, Kris Draper, Matthew Barnaby, Bill Lindsay, Jamal Mayers, Steve Staios, Sean Avery, Claude Lemieux, Steve Ott, Jordin Tootoo, Jarkko Ruutu, Matt Cooke, Alexandre Burrows, Chris Neil, Darcy Tucker, Chris Simon.
Enforcer e Pest spesso giocano insieme sulla stessa linea, di solito la quarta linea.
Attualmente nella NHL, le squadre in genere non portano più di un giocatore il cui ruolo primario è quello di Enforcer.
Enforcer possono giocare in avanti o di difesa, anche se sono più frequentemente utilizzati come ali in 4a linea.
Apprezzati principalmente per la loro aggressività e per la propensione alle risse.
Sono meno dotati tecnicamente rispetto ai loro compagni di squadra.
Segnano pochi punti, pochissimi assist, giocano pochissimo ma prendono più minuti di penalità di qualunque altro giocatore.
Tendono a spostarsi di squadra in squadra e di solito gli stipendi sono bassi.
Alcuni comunque hanno storicamente goduto di ottima popolarità facendo il lavoro più pericoloso di questo sport: proteggere le stelle della propria squadra.
Questi giocatori a volte prendono lezioni di Boxe per migliorare la loro lotta.
Alcuni giocatori combinano aspetti del ruolo Enforcer con comunque discrete abilità sportive: Tiger Williams, Bob Probert e Chris Simon ad esempio.
Non va dimenticato anche Terry O'Reilly che una volta totalizzò 90 punti in una stagione, essendo il primo giocatore a finire tra i primi dieci marcatori stagionali avendo totalizzato almeno 200 minuti di penalità.
PRE ENFORCER
Sprague Cleghorn (1909-1929)
Giocò per Ottawa, Montreal e Toronto, prima di approdare a Boston.
Noto per sia la sua natura competitiva e per il suo temperamento violento, Cleghorn è considerato uno dei più difficili e provocatori giocatori del suo tempo.
Rispettato dai suoi compagni di squadra e odiato dai suoi avversari, Cleghorn usò frequentemente il bastone come arma ed era regolarmente tra i leader della sua squadra per i gol e penalità.
Almeno 50 alterchi in cui l'avversario ha lasciato il campo in barella.
Quando dopo poco tempo conduceva la classifica delle penalità con 80 minuti, qualcuno provò anche a fare la richiesta per bandirlo dalla NHL.
E 'stato inserito nella Hockey Hall Of Fame nel 1958.
Gordie "Mister Hockey" Howe (1946-1980)
Neppure qui parliamo di un Enforcer in senso stretto però vista la sua importanza per il gioco non può non essere citato.
Giocò la maggior parte della sua carriera nei Detroit Red Wings, con cui vinse 4 Stanley Cup (1950, 1952, 1954 e 1955), ed il suo numero di maglia (il 9) venne ritirato dalla società.
Venne soprannominato Mr. Hockey.
A lui si deve il nome della Gordie Howe Hat Trick, definizione di una prestazione che prevede un gol, un assist ed un combattimento vinto nella stessa partita (nonostante ciò, Howe ha eguagliato questa prestazione solo due volte).
Nel 1972 è stato inserito nella Hockey Hall Of Fame.
Howe già nel suo anno da rookie fece subito capire di che pasta era fatto mettendo KO un altro tuff guy leggendario, Rocket Richard (Montreal), con un solo pugno.
La sua rissa più celebre forse quella con Lou Fontinato in un Madison Square Garden gremito nel 1958.
Ci ha lasciato nel 2016.
ENFORCERS
Dave "The Hammer" Schultz (1972-1980)
Durante la stagione 1972-1973 i Philadelphia Flyers, mediocri come squadra, vennero soprannominati con il nome intimidatorio "Broad Street Bullies", un soprannome coniato da Jack Chevalier e Pete Cafone del Philadelphia Bullettin il 3 gennaio 1973 dopo una megarissa contro gli Atlanta Flames.
Schultz era il capo della Broad Street Bully, e nella corsa dei Flyers alla loro seconda Stanley Cup consecutiva (1974-75) portò a casa solo nei playoff 472 minuti di penalità.
Dave "Tiger" Williams (1974-1988)
Nessuno ha trascorso tanto tempo in panca puniti come Tiger che raggiunse un totale di 4.421 minuti di penalità.
Venne scelto dai Toronto Maple Leafs nel Draft 1974.
Williams era più noto per il suo ruolo come enforcer, ma era anche in grado di segnare gol.
A Toronto, ha rotto molti record di penalità, conducendo questa classifica due volte con 338 minuti nel 1976-77 e 298 nel 1978-79.
Con Vancouver, Williams accumuò 343 minuti di penalità in 77 partite.
Dopo Vancouver, Williams ha giocato per i Detroit Red Wings per una parte della stagione 1984-85, prima di essere ceduto ai Los Angeles Kings quello stesso anno.
Durante la sua permanenza a Los Angeles, in una stagione totalizzò 358 minuti di penalità battendo il suo precedente record.
Willi Plett (1975-1988)
E 'abbastanza sicuro di dire che Willi Plett sia stato l'unico paraguaiano a raggiungere 2.500 minuti di penalità nella NHL.
Plett trascorso 13 stagioni tra Flames (Atlanta e Calgary), Minnesota North Stars e Boston Bruins, ed è ricordato soprattutto per la sua feroce botta a due mani sulla testa di Greg Stefan (portiere di Detroit).
Dave John Semenko (1977-1988)
Nato a Winnipeg, Semenko giocò principalmente per gli Edmonton Oilers.
Il suo scopo era ovviamente quello di salvaguardare le proprie superstar.
Ad esempio gente della sua squadra come Wayne Gretzky, Mark Messier, Paul Coffey e Jari Kurri che grazie a lui sul ghiaccio avevano maggiore libertà.
Senza di lui, definito come uno dei giocatori più duri di tutti i tempi, forse Gretzky avrebbe qualche titolo di meno.
Semenko si guadagnò un seguito di culto tra gli appassionati, che affettuosamente lo definirono "Head Cement".
Giocò per Montreal, Rangers e Boston Bruins.
Conosciuto come "Knuckles", proprio per la sua propensione alla rissa.
Nilan ha stabilito il mirabolante record di 10 penalità (6 penalità minori, 2 maggiori, 10 minuti per cattiva condotta, penalità partita) in una sola storica partita contro Hartford nel 1991.
10 penalità per 42 minuti in totale.
In carriera ha superato i 3mila minuti di penalità con una media di quasi 5 a partita.
Ritiratosi, abbandonò l'Hockey, per poi ritornarci da coach.
In carriera Nilan divenne dipendente da antidolorifici, e poi da droga, e per poco non morì in un incidente d'auto.
Ora parla ai giovani sui pericoli della dipendenza.
Dale Hunter (1980-1999)
Accumulando l'incredibile cifra di 3565 minuti di penalità, Hunter detiene il secondo posto nella classifica totale di minuti di penalità, battuto solo da Dave Williams (anche se Hunter ha giocato 1.407 partite rispetto alle 972 partite di Williams).
Giocò per Washington e Colorado.
E' principalmente ricordato per il suo brutto colpo rifilato a Pierre Turgeon che gli costò una sospensione di 21 partite.
E' stato l'unico giocatore a segnare più di 1.000 punti accumulando più di 3000 minuti di penalità.
Nel settembre 2005, Hunter da allenatore venne sospeso dalla Ontario Hockey League per 4 partite dopo che un suo giocatore lasciò la panchina per avviare una rissa durante la partita.
Il 20 gennaio del 2006, Hunter è stato sospeso per 2 partite e il suo team multato $ 5.000 per insulti.
Nel maggio 2006, altra multa per Hunter stavolta $ 5.000 sempre per insulti.
Nel luglio 2006, Hunter venne arrestato con l'accusa guida sotto l'effetto di droghe e stupefacenti.
Nel settembre 2006, altra sospensione di 2 partite perchè il suo giocatore Matt Davis lasciò la panchina per scatenare una rissa in campo.
Le regole OHL affermano che vi è una sospensione automatica sia per il giocatore che per l'allenatore, se un giocatore lascia la panchina per essere coinvolto in una rissa.
Dave Brown (1982-1996)
Formidabile Enforcer di Philadelphia ed Edmonton che finì la sua carriera a San Jose.
Brown era un fighter duro e puro che ricordò ai fans dei Fyers, l'epoca d'oro dei Broad Street Bulliers,
Come Enforcers dei Phillies si ricordano Chris Nilan, Tim Hunter, Jay Miller ed Enrico Ciccone.
Fece parte della rissa scoppiata in campo contro Montreal nei playoff del 1987 che, secondo alcuni, introdusse ufficialmente i combattimenti nella NHL.
Venne sospeso per 15 partite per aver rotto la mascella a Tomas Sandstrom dei NY Rangers (che soffrì anche di una commozione cerebrale).
Ai tempi questa sanzione fu un record o giù di lì.
Marty McSorley (1985-2000)
Il canadese Marty ebbe l'importante compito di proteggere le spalle di Wayne Gretzky in quel di Los Angeles.
Poi passato a Boston nel 2000 è stato sospeso a tempo indeterminato per aver volontariamente colpito al volto con la stecca Donald Brashear.
Era il 21 febbraio 2000, McSorley colpì Donald Brashear (Canucks) con il bastone in testa a 4,6 secondi dalla fine della partita.
Brashear cadde all'indietro battendo la testa e perse conoscenza (trauma cranico di grado III). McSorley venne sospeso dalla NHL per il resto della stagione 1999-2000 (compresi i playoff) quando mancavano 23 partite.
Venne dichiarato colpevole di aggressione e condannato a 18 mesi di libertà vigilata.
Il processo è stato il primo per una rissa sul ghiaccio, da quello di Dino Ciccarelli nel 1988 (che colpì con la mazza il rookie Luke Richardson: 1000 dollari di multa ed 1 giorno di prigione).
Tornando a Marty, be' fu sospeso a vita, almeno dalla NHL.
Bob Probert (1985-2002)
Alto 190 cm per 102 kg, Probert è stato un bad boy sia dentro che fuori dal ghiaccio.
Insieme a Joey Kocur è stato uno dei "Bruise Brothers" di Detroit e nel 1987-88 ha pure partecipato all'All Stars Game.
Probert proteggeva soprattutto il capitano Steve Yzerman.
Si ricordi ad esempio la rissa con Kevin Maguire dei Buffalo Sabres (23 dicembre 1987),
una rivalità di lunga data con Wendel Clark dei Toronto Maple Leafs.
Due scontri con Craig Coxe dei Vancouver Canucks a metà degli anni 1980.
Durissimi confronti con Tie Domi dei New York Rangers, Winnipeg Jets e Toronto Maple Leafs (con tanto di prese in giro mimando al pubblico il gesto della cintura al cielo, come si fa negli incontri di Boxe o Wrestling).
Si ricordano anche dure battaglie con Stu Grimson, tra cui una lotta nel dicembre 1993, quando i Mighty Ducks di Anaheim hanno fatto la loro prima visita a Detroit.
Una lotta memorabile anche il 17 dicembre 1993, con il suo ex compagno di squadra Joey Kocur dei Rangers, nel corso di una rissa che coinvolse diversi giocatori di entrambe le squadre.
Probert e Kocur avevano afferrato l'avversario più vicino senza rendersi conto di che era, approvato che erano gli ex amici, i pugni sono continuati.
Il 4 febbraio del 1994, contro Marty McSorley dei Pittsburgh Penguins, la lotta durò quasi 2 minuti. L'altro nemico era l'enforcer Donald Brashear.
Si ricordano anche le risse con Jody Shelley in ciascuno dei tre periodi il 10 gennaio 2002.
Tre scontri tra gli stessi due avversari in una singola partita NHL divenne un record, poi eguagliato nel 2016 quando Evander Kane e Alex Petrovic si resero protagonisti il 9 febbraio 2016.
Joey Kocur (1985-1999)
Come detto era l'altra metà dei "Bruise Brothers" di Detroit: totalizzò 2.519 minuti di penalità.
Poi approdò ai NY Rangers e dopo in Canada, a Vancouver.
Per descrivere il personaggio: Kocur in un attimo di frustrazione/follia distrusse il suo casco a via di pugni; anche se il casco assorbì la maggior parte dei colpi, si fece male alle gengive, non riuscendo poi a mangiare per 2 giorni.
I pugni di Kocur spesso hanno ferito gravemente i giocatori, come tra gli altri Brad Dalgarno dei New York Islanders (guancia distrutta e mascella rotta).
Tony "The Twister" Twist (1989-1999)
Alto 185 cm per 100 kg "lo svitato" è stata la nona scelta dei Blues nel 1988.
Con le sue gesta ha ispirato il fumettista creatore di Spawn che ha usato il nome Anthony "Tony Twist" Twistelli per un suo personaggio (causa da 15 milioni di dollari).
Era conosciuto per i suoi devastanti pugni.
Stu "The Grim Reaper" Grimson (1989-2002)
Alto 195 cm per 108 kg, è stata la decima scelta dei Detroit Red Wings nel 1983 e poi ha cambiato squadra 8 volte segnando 17 goals e totalizzando 2.113 minuti di penalità.
Tra Calgary, Chicago, Anaheim, Nashville.
Gli scontri maggiori in carriera si ricordano quelli con il già citato Probert.
Rob "The Rayzor" Ray (1989-2003)
Ottava scelta di Buffalo nei draft del 1988, Ray era famoso per togliersi la maglia durante i combattimenti e per essere completamente depilato prima delle partite, in modo tale che i suoi avversari facessero più fatica a trattenerlo.
Anche Brad May sempre dei Sabres usava la stessa tecnica.
La NHL considerando le scazzottate parte integrante del gioco introdusse la "Rob Ray Rule": chi perde il maglione è punito per cattiva condotta.
Jeff Odgers (1990-2003)
Il ragazzo di Saskatchewan Jeff Odgers giocò per i San Jose Sharks, Boston Bruins, Colorado Avalanche, Atlanta Thrashers.
Chiuderà la carriera con 2.364 minuti di pena e più di 240 risse.
Dopo il pensionamento, ha lavorato come commentatore per gli Atlanta Thrashers, dove aveva terminato la sua carriera da giocatore, prima di tornare a Saskatchewan ad allenare la squadra minore di suo figlio.
Tie Domi (1990-2005)
Nonostante l'altezza non certo di un colosso 178 cm (per 97 kg) l'ex di Toronto ha saputo farsi rispettare in tutte le piste che ha calcato.
Ispirato dal suo idolo di infanzia Tiger Williams, Domi è il terzo di tutti i tempi per minuti di penalità.
Donald Brashear (1992-2015)
Qui parliamo di uno degli Enforcers più temuti durante la sua carriera nella NHL, al punto tale da essere nominato "Enforcer del decennio" da Hockey News.
Montreal, Vancouver, Philadelphia, Washington, NY Rangers.
Il 21 febbraio 2000 nella partita fra i Canucks e Boston Bruins, Brashear come detto in precedenza fu coinvolto in una rissa con Marty McSorley.
Brashear comodamente vinse il duello, insultando la panchina dei Bruins.
Nel proseguo della partita si scontrò con il portiere dei Bruins, Byron Dafoe.
Per il resto della partita, McSorley tentò di combattere con Brashear, che ha sempre rifiutato.
Con 4,6 secondi dalla fine della partita, McSorley colpì la testa di Brashear con una botta a due mani con il suo bastone.
Brashear perse conoscenza e subì una commozione cerebrale di terzo grado.
Garth Neve provò a combattere McSorley, ma McSorley venne immediatamente espulso con 2,8 secondi dalla fine della partita.
McSorley ricevette una sospensione a tempo indeterminato, a seguito del processo riuscì ad evitare il carcere perchè si difese dicendo che voleva colpirlo alla spalla.
18 mesi di libertà vigilata.
Tornando a Brashear fu sicuramente un abile combattente addirittura professionista, visto che nel 2011 diverrà un combattente di arti marziali miste, abbattendo il suo primo avversario con un TKO in 21 secondi.
In seguito tornò all'Hockey, prima con Rivière-du-Loup del LNAH e poi una breve esperienza in Svezia con i Modo.
Matthew Barnaby (1993-2007)
Iniziò a Buffalo ma chiuse la sua carriera in Texas, a Dallas con gli Stars.
1.85 per 93 kg.
Non certo un colosso: 20 kg di media ceduti a qualsiasi Enforcer della lega ma sicuramente un grande provocatore (forse più un Pest).
Rispetto agli altri, oltre alle differenze fisiche, solo 335 minuti di penalità.
Comunque spesso coinvolto in alterchi e risse sul ghiaccio, fece notizia nel 1996, quando in una partita contro i Philadelphia Flyers, dopo aver subito un paio di colpi finì sdraiato sul ghiaccio presumibilmente ferito, poi partì una maxi rissa tra le due squadre.
Con la rissa in pieno svolgimento, Barnaby disteso a terra venne toccato con il bastone da Garth Neve (portiere dei Flyers), Matthew a sorpresa balzò in piedi colpendo Garth Neve con una raffica di pugni.
Wade Belak (1996-2011)
L'ultima stagione nel 2010/11 nei Nashville Predators, dopo essere stato anche ai Florida Panthers, ai Toronto Maple Leafs, ai Calgary Flames e ai Colorado Avalanche.
Per lui 125 risse, 1.263 minuti penalità in carriera.
Il 31 agosto 2011, Belak venne trovato strangolato in un condominio a One King Street West di Toronto.
Il caso venne archiviato come suicidio.
Fu la terza morte di un giocatori di NHL nel giro di pochi mesi (Derek Boogaard e Rick Rypien gli altri due).
La madre dichiarò che soffriva di depressione.
Il funerale di Belak si tenne a Nashville, con gli amici, la famiglia ed ex compagni di squadra presenti.
Georges Laraque (1996-2010)
Ormai 39enne, Laraque nel 2010 si è ritirato.
Detto "The Rock" per il suo fisico da record con i suoi 191 cm per 110 kg, in anni recenti è stato ancora in grado di dire la sua nelle varie squadre in cui giocava: da Edmonton a Phoenix.
Si ricordano durissimi scontri con un altro peso massimo: il compianto Derek Boogaard deceduto nel 2011.
Scott "The Sheriff" Parker (1998-2008)
Detto "The Sheriff" non ha avuto una lunga carriera NHL ma è stato assolutamente fondamentale per la Stanley Cup di Colorado nel 2001, basta chiedere a Joe Sakic, Peter Forsberg, Milan Hejduk e Alex Tanguay.
Parker è ricordato anche per il suo momento di follia quando tentò di scavalcare il vetro per fare a botte con Brendan Witt.
Parker ora vive una vita più tranquilla a Castle Rock, in Colorado.
Barbiere.
Inizia la carriera nel 1999 con i Philadelphia Flyers, poi Anaheim, Dallas, Minnesota, Phoenix e Tampa Bay.
1.88 per 110 kg.
Nel 2003 Fedoruk venne coinvolto in una rissa con Eric Cairns dei NY Islanders.
Fedoruk sembrò avere la meglio ma un diritto incassato da Cairns procurò lui un grave infortunio.
Fedoruk subito l' intervento chirurgico tornò sul ghiaccio non molto tempo dopo.
Il 24 ottobre 2006, venne abbattuto da Derek Boogaard con un devastante pugno che gli frantumò lo zigomo.
Fu costretto ad un intervento chirurgico per ricostruire il lato del viso colpito.
Di lui si ricorda anche la terribile botta subita dall'enforcer Colton Orr in cui Fedoruk venne abbattuto a causa di un diritto selvaggio di Orr (portato via in barella dopo esser rimasto diversi minuti a terra).
Derek "Boogie" Boogaard (2005-2010)
201 cm per 113 kg, fu uno da cui stare alla larga come può confermare Todd Fedoruk di Anaheim che venne subito messo KO nella prima rissa tra i due.
Solo il già citato Laraque riusciva a contrastare un simile colosso.
Costretto al ritiro dopo trauma cranico a dicembre 2010 12 trauma cranici nella sua breve carriera).
Di lui si ricordano 61 risse, per un totale di 589 minuti di penalità.
Boogaard ci lasciò giovanissimo a 28 anni, nel 2011.
Venne trovato morto nel suo appartamento di Minneapolis, a causa di un mix letale di alcool ed antidolorifici che ne avevano provocato il decesso (forse suicidio).
Dopo la sua morte, il cervello del giocatore è stato sottoposto ad attenta analisi.
Ciò che hanno scoperto gli esperti del settore indica che il giocatore se non fosse successa la tragedia avrebbe avuto delle gravi complicazioni più in là negli anni a causa degli evidenti danni cerebrali provocati da una carriera vissuta da “tough guy”.
NUOVE SANZIONI, INFORTUNI, MORTI
Gli scontri con l'entrata in regola di nuove regole nell'ultimo decennio, tra cui maggiori sanzioni, sono diminuiti nel tempo.
Basti dire che si è passati dal 41,14% di partite con risse del 2003/04 (ultima stagione con le vecchie regole) al 33% per 2006/07.
La frequenza è costantemente diminuita nel tempo: da 1,3 scontri a partita alla fine degli anni 80 a 0,5 nel 2012.
Un'altra possibile ragione per il calo dei combattimenti e dell'uso dell'Enforcer è una maggiore consapevolezza dei rischi derivanti da trauma cranico (encefalopatia traumatica cronica).
Come detto durante l'estate del 2011, tre Enforcers NHL sono morti.
Derek Boogaard è morto all'età di 28 a seguito di una miscela di antidolorifici e alcool.
Rick Rypien è morto all'età di 27 da quello che è stato successivamente confermato come un suicidio. Wade Belak è stato trovato morto all'età di 35 nella sua stanza d'albergo a Toronto (anche qui suicidio).
T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog: Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)
Nessun commento:
Posta un commento