Gregor Townsend, oltre ad essere uno tra i mediani d'apertura più talentuosi prodotti dal rugby scozzese negli anni 90, è sicuramente tra i migliori coach di Rugby a livello mondiale.
A riprova di ciò, i grandi risultati raggiunti sia con i Glasgow Warriors che con la nazionale scozzese.
I Warriors sono stati guidati dal 2012 al 2017, prima di diventare selezionatore della Scozia.
Nel 2015, Townsend andò a vedere e studiare gli allenamenti del Barcellona di Pep Guardiola (appassionato di rugby), rimanendo a suo dire impressionato.
Del resto la passione per il calcio è ben più antica e risale agli anni 80, quando il padre lo portava a vedere a Glasgow, l'Hibernian e gli Hearts (Townsend però tifa Liverpool).
Nel 2015 dopo l'incontro con Guardiola quando allenava i Glasgow Warriors disse: "Sarebbe bello se qualcosa del genere potesse accadere a Glasgow. Dobbiamo avere una visione a lungo termine di come possiamo migliorare questo club, non solo questa stagione, ma per i prossimi 5-10 anni. Stiamo facendo un bel po' di passi in avanti, per far sì che molti giovani talentuosi esordiscano in squadra.
L'ambiente, la filosofia su come sviluppano i loro giocatori, struttura, stile di calcio si diffonde attraverso tutto ciò che vedi"
Townsend ha anche rivelato che questa al Barcellona è stata una delle numerose visite che il club ha fatto ad altri club sportivi mentre stava cercando di sviluppare ulteriormente i Glasgow Warriors.
Poi ha aggiunto: "Il nostro obiettivo è imparare da una serie di sport: nello stesso periodo in cui ero a Barcellona, altri dello staff hanno visionati una squadra di hockey olandese ed anche il PSV Eindhoven, il nostro analista era in una squadra di rugby.
In qualsiasi ambiente crediamo di poter imparare dagli allenatori, dai giocatori, siamo aperti a condividere idee"
Townsend quindi ha studiato i metodi di Guardiola, che hanno portato il Barcellona a 14 trofei in quattro anni. Gregor portò i Glasgow Warriors al successo della Pro12 nel 2015, prima di portare la franchigia al primo quarto di finale della Coppa dei Campioni, conclusasi poi con la sconfitta contro gli inglesi Saracens.
Questo per i Warriors fu il primo titolo della loro storia.
I due anni precedenti al suo insediamento a Glasgow (2010/11 e 2011/12), i Warriors arrivarono penultimi. Con lui l'anno successivo quarti, qualificandosi ai playoff e perdendo in semifinale contro Leinster (poi sconfitti dagli Ospreys in finale).
Nel 2013 terzi, perdendo ancora in semifinale contro Leinster (poi campioni), nel 2014 secondi perdendo però in finale sempre contro Leinster.
Il titolo arriva finalmente nel 2015, a seguito di una stagione dominata (primo posto), dopo aver battuto ai playoff Ulster e Munster in finale.
Nel 2016 terzo posto e sconfitta in semifinale (un po' a sorpresa) contro Connacht, poi campione.
Ultimo anno con i Warriors si chiude con un sesto posto, poi arriva la chiamata con la Scozia.
Nel 2017 (da coach della Scozia, subentrato a Vern Cotter): "Il mio obiettivo è creare una squadra piena di ritmo, energia e velocità. Difesa ed alti ritmi definiscono le squadre vincenti. Credo che le persone guardino l'attacco di Guardiola più della sua difesa ma le sue squadre a Barcellona avevano una regola per riconquistare subito la palla, prima in 7 secondi e poi sono scese a 3 secondi.
Quello che si vede sono i tre spettacolari passaggi finali e la netta vittoria. Quello a cui non facciamo caso è come hanno recuperato la palla, la difesa è legata all'attacco"
Dunque il credo di Townsend è il gioco offensivo basato sul possesso del pallone e il recupero dello stesso in tempi brevissimi. Guardiola ovviamente è stato seguito anche al Manchester City.
Un'altra fonte d'ispirazione è stato Roberto Martinez, ex manager di Wigan ed Everton (l'incontro è stato facilitato anche dal fatto che Martinez è sposato con una scozzese).
Altri incontri calcistici sono stati con Jack Ross manager del St.Mirren, con Alex McLeish (grande appassionato di rugby) e Gordon Strachan (spesso andava alla sede dei Glasgow Warriors).
Guardiola si è detto comunque influenzato dal rugby ed appunto dal modo di giocare: devi guardare avanti, attaccando però lateralmente.
"Devi costruire un piano di gioco che ti aiuti a vincere partite, questo è ciò che i giocatori vogliono. L'attacco è una parte importante delle squadre vincenti.
Abbiamo dei vantaggi essendo un piccolo paese: possiamo formare i nostri migliori giocatori più facilmente e portarli in un ambiente di squadra pro o in un'accademia più velocemente.
Gli ultimi mesi sono stati dedicati alla pianificazione, all'apprendimento e alla visione dei nostri giocatori che si allenano"
"Quando giocavo, le squadre dominanti erano Inghilterra e Francia, e chiunque si fosse intrufolato come terzo incomodo aveva una possibilità. Ora hai cinque squadre in questo mix. È un torneo molto competitivo e di alta qualità. È stato un ottimo anno per noi, il 2017. Tre vittorie nelle Sei Nazioni seguite dalle vittorie in estate contro l'Australia e in novembre, una buona prestazione in Nuova Zelanda"
Altre influenze sono stati gli ex allenatori Stuart Lancaster, Frank Hadden, Ian McGeechan, Jim Telfer.
Chiunque abbia guardato la Scozia negli ultimi anni avrà notato il ritmo feroce del loro gioco d'attacco sotto Townsend ed anche le loro abilità nelle "transizioni" tra difendere, calciare ed attaccare.
John Barclay (capitano della Scozia, ora gioca per Edimburgo prima di essere stato una colonna dei LLanelli Scarlets): "Per me è stata una netta differenza, mi ci sono volute un paio di settimane per abituarmi quando Gregor ha preso il comando, forse i giocatori che giocavano per i Warriors erano un po 'più abituati.
È proprio questa dinamica di scenari in continua evoluzione, molti esercizi diversi. A volte penso che se hai giocato un po' di anni può diventare piuttosto ripetitivo, quindi è bello provare cose diverse soprattutto se poi si trasferiscono nelle partite"
Con la Scozia, l'esordio ufficiale è il 13 a 34 inflitto all'Italia, seguita dalla vittoria contro l'Australia 17-24.
Si ricorda poco dopo anche una sconfitta di misura contro gli All Blacks 17-22 e la netta affermazione ancora contro l'Australia a novembre 2017...53-24.
Perso contro il Galles (34-7), è arrivata anche un'affermazione contro la Francia 32-26 e l'Inghilterra 25-13. Sconfitti dall'Irlanda, gli scozzesi battono nuovamente l'Italia, travolgono l'Argentina 15-44 e Fiji 54-17.
Negli ultimi test match del 2018 arriva una sconfitta di 6 contro il Sud Africa e l'affermazione contro l'Argentina.
A livello di 6 Nazioni, la Scozia ne ha vinti 22, anche se l'ultimo successo è datato 1999.
Negli ultimi 3 anni sono arrivati 2 quarti posti (Inghilterra vittoriosa in entrambe le edizioni) e un terzo posto nel 2018 (vittoria dell'Irlanda).
Nel 6 Nazioni 2019, ovviamente Greig Laidlaw rimane un tassello essenziale nella scacchiera di Townsend.
A cui si aggiungono Finn Russell, Stuart Hogg e Stuart McInally.
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