Zone con poca densità abitative nonchè vecchio insediamento vichingo.
Le Highlands scozzesi (questa zona a maggior ragione) sono avvolte da un’inquietante aria di mistero anche per via dei diversi castelli presenti.
Il club fu fondato dalla fusione del Caledonian Football Club e dell’Inverness Thistle Football Club, ambedue componenti della Highland Football League, per colmare uno dei due posti liberi nella Scottish Football League.
Un club di estrazione proletaria, senza i soldi di finanzieri e petrolieri, rimasto sempre ai margini del calcio scozzese (seppur a livello professionista).
Dalla fondazione il club più a nord della Gran Bretagna registra l’annata migliore nel 2003/04: primo posto in First Division e promozione in Scottish Premier League lo stadio non era a norma, a livello di capienza), semifinalista in Scottish Cup e vincitore della Scottish Challenge Cup (in realtà poi rivinta nel 2017/18).
La vera impresa però fu la vittoria in Scottish Cup nel 2014/15 dopo aver battuto 3-2 ai supplementari il Celtic in semifinale e in finale il Falkirk (2-1).
IL CALEDONIAN STADIUM E IL LAGO DI LOCH NESS
L'inaugurazione dello stadio (Tulloch Caledonian) fu nel 1996, poi venne allargato nel 2004 per via della promozione in SPL (che prevede capienza di almeno 10mila spettatori).
La ricostruzione nel 2004 incluse la costruzione di due nuovi stand alle due estremità del terreno, che aumentarono la capienza dello stadio.
Nel febbraio 2019, lo stadio è stato ribattezzato "Caledonian Stadium".
A metà del 2018, l'Inverness CT sostituì i tornelli classici con moderni scanner di codici a barre, diventando uno dei pochi in Scozia ad utilizzare questa nuova tecnologia e il primo nelle Highlands.
Come detto lo stadio sorge circondato dai vari laghi che costeggiano la zona.
Tutti conoscono la leggenda del mostro di Loch Ness, l’enorme creatura conosciuta anche con il nome di "Nessie" che, secondo le antiche leggende, vive nelle acque di questo lago.
Il lago si estende lungo il Great Glen (per 37 km con una larghezza di 2 km), una faglia in cui le placche tettoniche si sono scontrate dando vita alle montagne circostanti.
In alcuni punti Loch Ness raggiunge i 230 metri di profondità, che lo rendono il secondo lago più profondo della Scozia.
Secondo la leggenda c’è un misterioso mostro che si nasconde sotto la superficie increspata del lago di Loch Ness. I primi documenti risalenti alla presunta esistenza del mostro risalgono al 500 dC, quando alcuni pittori locali scolpirono una strana creatura acquatica in pietra nel lago di Loch Ness. Nel corso degli anni sono state raccolte oltre 1.000 testimonianze oculari, alle quali si aggiungono una grande quantità di prove che testimonierebbero l’esistenza della misteriosa creatura.
Nel 1933 Aldie Mackay, direttrice del Drumnadrochit Hotel, riferì di aver visto “un’enorme creatura con il corpo di una balena che rotolava nell’acqua“.
Nel novembre di quello stesso anno Hugh Gray dà una svolta alla leggenda del mostro scattando a Nessie la prima fotografia.
Con un po' di fantasia si possono notare un lungo collo e un corpo decisamente più spesso.
Il 1934 è l'anno della "foto del chirurgo".
Lo scatto viene attribuito al ginecologo Robert Kenneth Wilson che mentre si trova sul lago di Loch Ness, immortala Nessie: è il Daily Mail a pubblicarlo il 21 aprile del 1934. Wilson preferisce non assumere ufficialmente la paternità della fotografia tanto che lo scatto diventa noto come la foto del chirurgo.
Questa foto è destinata a restare una delle raffigurazioni più popolari di Nessie fino al 1994 quando la foto viene etichettata come fake. L'oggetto alla base di questo inganno è un piccolo sottomarino modificato in modo da assumere le sembianze del famoso mostro marino.
L'ideatore del piano è Christian Spurling, amico di Wilson con un conto in sospeso con il Daily Mail: il piano di Spurling era di trarre in inganno il famoso giornale portandolo a pubblicare una foto falsa.
Il 21 maggio del 1977 Anthony Shiels afferma di aver evocato dalle acque del lago la creatura misteriosa e documenta la sua impresa con una delle più dettagliate foto scattate fino a quel momento.
Dal 1934 al 2014 si susseguono gli avvistamenti molti dei quali però si rivelano falsi conclamati o degni di poca attenzione perché non supportati da prove concrete.
Nel corso degli anni la ribalta fu talmente elevata che ci sono state società (in primis circhi) che offrivano taglie e quindi ricompense di 20.000 sterline per la cattura del mostro.
Nel 2018 Lynn Locke, una turista canadese, ha fotografato qualcosa di simile al celeberrimo mostro di Loch Ness.
A parlarne fu un articolo del The Scottish Sun.
La donna, segretaria in una scuola, si trovava in vacanza a Glasgow insieme al marito e alla figlia. Per alcuni giorni avevano deciso di recarsi ad Inverness.
Sul lago di Loch Ness a circa 45 metri dalla riva vicino al castello di Urquhart, dove Nessie è stato più spesso avvistato, Lynn ha notato qualcosa che si muoveva sott'acqua e poi conoscendo la storia ha scattato la foto.
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