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martedì 22 ottobre 2019

Come Dean Smith Ha Cambiato L'Aston Villa: Da Un Calcio Difensivo Ad Offensivo

Dopo l'esperienza al Walsall, Dean Smith ha cominciato a plasmare il suo modo di giocare soprattutto al Brentford (dal 2015 al 2018) e all'Aston Villa.
Nominato manager del Brentford il 30 novembre 2015 concluse al nono posto la stagione di Championship (72 reti segnate e 67 subite), l'anno successivo al decimo posto (75 reti segnate e 65 subite).
Anche la stagione 2017/18 segue la falsariga delle precedenti stagioni ma i Bees si garantiscono il titolo "d'intrattenitori del campionato" dopo che Smith riuscì a costruire uno stile di gioco attraente e accattivante con un budget ridotto (62 gol realizzati e 52 subiti).
Il 10 ottobre 2018, Smith è stato nominato manager dell'Aston Villa, con John Terry come suo vice allenatore.
Una delle prime variazioni fu cambiare radicalmente una squadra che difende basso (e costruita a peso d'oro) e votarla all'attacco, facendo partire le azioni dai difensori: Tuanzebe, Chester più Hourihane (giocatore per passaggi a corto, medio e lungo raggio) a limite dell'area.
I due terzini nell'immagine di sotto non ci sono perchè fanno gli esterni di centrocampo.
Il ruolo dei due centrocampisti centrali verrà occupato dai due centrali di difesa (cosa che con Bruce non si vedeva mai perchè tendeva a schiacciare troppo la squadra).
Bruce veniva da 19 reti realizzate in 11 partite, con Smith 21 reti in 9 partite.
Modulo modificato dal 4-1-4-1 al 4-3-3 (vero).
Un'altra variazione è stato il pressing altissimo anche nell'area avversaria per: forzare gli avversari all'errore o a passare velocemente la palla (meglio se all'indietro) e recuperarla subito.
Altra idea chiave quella di asfissiare i centrocampisti difensivi (si ricordi ad esempio questa tattica impostata su Huddlestone contro il Derby County) costringendoli all'errore ed impedendogli di iniziare l'azione.
Con McGinn e Grealish punte aggiunte a Bolasie ed Abraham (le ali sono state liberate dai compiti prettamente difensivi/di sacrificio che avevano sotto Bruce).
Con la sua chiamata riuscì immediatamente a rinvigorire l'attacco Villans, tra alti (tanti) e bassi (pochi) a Smith viene assegnato il premio EFL Championship Manager Of The Month dopo aver ottenuto 5 vittorie in 5 partite, inclusa una vittoria nel derby contro il Birmingham City.
Il 22 aprile 2019, è stato infranto il record di vittorie consecutive che durava da 109 anni: sconfiggendo il Millwall 1-0 a Villa Park per la decima vittoria consecutiva.
Qualificata la squadra ai playoff con il terzo miglior attacco (82 reti fatte e 61 subite), battendo il West Brom 2-1 nell'andata delle semifinali di play-off del campionato, al ritorno i Villans eliminarono i Baggies solo ai rigori.
La vittoria per 2-1, a Wembley, sul Derby County di Frank Lampard ha riportato i Villans in Premier League dopo diversi anni di purgatorio (e dopo che erano stati cacciati prima Roberto Di Matteo e poi Steve Bruce che per la verità nel 2018 aveva qualificato la squadra ai playoff, fallendo però la promozione).
La cosa che ha colpito maggiormente è che Smith, anche in trasferta ed avanti magari 0-2, contro un avversario forte, non si accontenta e chiede ai suoi di continuare ad attaccare.

Dean Smith: "Credo che lavorare sodo sia scontato ovunque. Quello che otterranno da me è rispetto e onestà.
Voglio che lavorino e si allenino con intensità. Sono fermamente convinto che quello che fai in un campo di allenamento poi lo porti sul campo.
Voglio giocare con intensità e credo che abbiamo i giocatori per farlo. È una squadra fantastica piena di qualità. Mi piace abbattere il gioco. Si tratta di mettere la palla dentro la rete degli avversari.
Diversi manager avranno pensieri diversi su come portare la palla da A a B. Io ho le mie idee su come farlo. Voglio che i giocatori creino e segnino tanti goal. Questo rende divertente il calcio"

Il manager per la nuova stagione ha già sottolineato che proverà a vincere con qualsiasi avversario continuando a giocare un calcio fluido ed offensivo, invece di passare a uno stile difensivo per ottenere risultati.
Il Villa in estate ha attirato un gran numero di giovani, invece di rivolgersi a veterani esperti della Premier League.
Effettivamente dopo le prime 9 giornate, l'Aston Villa risiede al 12esimo posto con 15 reti segnate (quinto miglior attacco) e 13 subite.
Una squadra che non cambia giocatori o modulo, a seconda dell'avversario, come si può vedere nell'immagine di sotto nella trasferta ad Emirates (sconfitta per 3-2).
Le tendenze recenti stanno dimostrando che se riesci a segnare tanti goal, eviterai la retrocessione.
Sia nel 2016/17 che nel 2018/19, le tre squadre retrocesse sono state anche quelle che hanno segnato meno, e anche le squadre che sono retrocesse nel 2017/18 non hanno segnati molti goal.
Esempi virtuosi possono essere il Bournemouth di Eddie Howe o lo Sheffield United di Chris Wilder (neopromossa anch'egli).
Da contr'altare però si può citare il Burnley di Sean Dyche (un manager sempre accorto alla fase difensiva) o il super offensivo Blackpool di Ian Holloway suo malgrado retrocesso nel 2011 nonostante un attacco da Europa League (con ben 55 reti realizzate).
Giocare in modo conservativo non è male ma alla fine per mettere tutti d'accordo basta esporre una semplice regola matematica: vincere ti fa guadagnare 3 punti, mentre il pareggio te ne dà solo 1.
Se il Villa gioca costantemente per 3 punti in questa stagione, può fallire la maggior parte delle volte e comunque finire 17esima o ancora più sù.
Del resto sono i gol che ti tengono al passo, non certo parcheggiare il bus nella propria area di rigore.


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