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lunedì 21 marzo 2016

Curt Schilling e La Calza Insaguinata Contro Gli Yankees (ALCS 2004)

Il 2004, a Boston e non solo, viene visto come annata storica, dato che vede tornare alla vittoria i Boston Red Sox dopo 86 anni di miti, maledizioni e leggende.
La vittoria dei bostoniani al di là  di qualsiasi riferimento a presagi e maledizioni, non è stata un'assoluta sorpresa dato che comunque gli Yankees di A-Rod (soffiato all'ultimo proprio ai Red Sox), se erano più forti, lo erano non di molto.
Red Sox che in quella stagione grazie all'ingaggio di Curt Schilling e a quello di Keith Foulke avevano rinforzato sia la rotazione che il bullpen, tornato finalmente ad una normale amministrazione dopo gli esperimenti di gestione del 2003.
I Boston Red Sox hanno iniziato a far parlare di se già all'inizio stagione soprattutto per la loro attitudine informale, subito messa in contrasto con l'immagine seria dei rivali del Bronx.
Questo modo di affrontare la stagione e la competizione in generale è stata la chiave vincente delle 4 partite consecutive che i Red Sox hanno vinto contro New York nella finale per il titolo dell'American League.
Sullo 0-3 a sfavore contro una squadra come gli Yankees chiunque avrebbe abbandonato ogni speranza, loro invece ci hanno sempre creduto sino a ribaltare completamente la serie.
World Series che saranno poi portate a casa: battuti 4-0 i St.Louis Cardinals.


LA CALZA INSANGUINATA: GARA 6 ALCS 2004 (BLOODY SOCK)
Tornando alle ALCS contro gli Yankees la cosa che rimarrà impressa nella mente di tutti è la calza insanguinata di Curt Schilling in gara 6.
Il lanciatore soffriva di un problema alla gamba.
Lo stesso infortunio che aveva portato Schilling a lanciare in modo disastroso in Gara 1.
Infatti per permettere a Schilling, lanciatore dei Red Sox, di giocare al 100% i medici si erano inventati un nuovo tipo di intervento (provato prima su un cadavere).
L’intervento è consistito in tre punti di sutura applicati alla caviglia, con cui legare pelle e muscoli sottostanti per creare una sorta di muro che tenesse al suo posto il tendine ballerino del giocatore.
Pare che, a parte un po’ di sangue e siero che hanno bagnato la calza di Schilling durante la partita, l’intervento abbia funzionato perfettamente.
Secondo i "maligni" (e poco romantici) invece, Schilling non soffrì di nessuno infortunio.
Il tutto fu messo in scena dallo stesso Curt e dal suo staff, di modo tale che se avesse lanciato bene sarebbe diventato un eroe, altrimenti avrebbe avuto una scusa.
Cos'era quindi? Vernice o semplice ketchup.
Infatti il 27 aprile del 2007, il giornalista Gary Thorne disse di aver sentito dire dal catcher Doug Mirabelli dei Red Sox che il sangue sul calzino usato da Schilling era stato in realtà dipinto.
Mirabelli accusò Thorne di aver mentito e poco dopo aver parlato con lo stesso, Thorne fece marcia indietro dicendo di aver male interpretato quello che era stato inteso come uno scherzo.
Schilling ha risposto nel suo blog dicendo quanto segue:
Al di là di com'è la storia, quella stessa calza è stata venduta all'asta per 92mila dollari.


LITIGI E CRITICHE
Conoscendo Schilling comunque, ciò sarebbe una sorpresa sino ad un certo punto: infatti tante sono le controversie che lo riguardano.
Ad esempio nel 1993 con i Phillies ebbe alcuni conflitti con i compagni di squadra Mitch Williams, Larry Andersen e Danny Jackson per via della sua condotta durante le World Series del 1993.
Ogni volta che Mitch Williams saliva sul monte di lancio, telecamere CBS inquadravano Schilling che in panchina si nascondeva il viso con un asciugamano.
Venne accusato dai compagni di protagonismo: ovvero essere inquadrato più tempo in TV.
Sempre in questo periodo litiga con il front office dei Phillies etichettandoli come "incompetenti".
Durante una partita con Diamondbacks nel 2003, ha danneggiato una macchina fotografica QuesTec con una mazza dopo che stava litigando con l'arbitro.
Ciò portò Schilling ad una multa e ad uno scambio d'insulti con il capo esecutivo della Major League Sandy Alderson.
Sempre in questo periodo duri sono i conflitti con ESPN e in particolare con il giornalista Pedro Gomez che lo etichettò più volte come un "manipolatore che cercava solo di ripulire la sua immagine" e disse che l'amicizia tra lui e il compagno di squadra Randy Johnson era fittizia.
Le repliche di Schilling non si fanno attendere: "c'è un sacco di gente cattiva nel settore giornalistico: Pedro Gomez, Joel Heyman, solo per citarne alcuni. Le persone con così poca abilità nella loro professione hanno bisogno di speculare e di scrivere cose insensate e quindi interessanti da stampare. Ciò che li rende persone cattive? Forse la gelosia, l'amarezza, la necessità di essere diversi.
Nel corso di un programma radiofonico l' 8 maggio 2007 Schilling ha criticato Barry Bonds, affermando: "Ha ammesso che tradisce la moglie, non paga le tasse ed ha pure barato nel Baseball".
Poco dopo, Schilling ha pubblicamente chiesto scusa per simili affermazioni.


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