Il Lockout è una trattativa tra l’associazione giocatori NBA (con a capo un giocatore) e l’associazione dei proprietari delle squadre.
In realtà ad essere coinvolti non sono solo i giocatori ma anche dirigenti ed arbitri.
Lockout è il corrispettivo in italiano di "serrata" o meglio ancora di "sciopero".
Prima che iniziasse il campionato 2009/2010 erano stati gli arbitri a minacciare un Lockout perché non era stato trovato un accordo per le condizioni su salari e rimborsi spese, ma poi tutto era rientrato.
Invece nella stagione 2011/2012 toccò ai giocatori.
In realtà il primo caso fu nel 1998/99 la stagione venne sospesa per 3 mesi(l'accordo fu trovato solo a gennaio) e durò in tutto 50 partite.
BRI, INTROITI, DIRITTI TV E REVENUE SHARING
Il "Basketball-related Income", rappresenta il totale degli incassi collegati al mondo NBA, globali e locali, dagli incassi derivanti dai contratti collettivi ai biglietti delle partite.
Quasi tutte le regole finanziarie collegate al funzionamento della lega sono collegate al BRI: il Salary Cap non è una cifra fissa, bensì viene calcolato automaticamente prendendo come base una percentuale del BRI.
I diritti TV nazionali ed internazionali vengono ridistribuiti collettivamente, viceversa gli introiti locali(parcheggi, biglietti, ristoranti, etc) ovvero il Revenue Sharing restano quasi esclusivamente a disposizione della franchigia che li genera.
Infatti la squadra ospite prende solo il 6% e solamente sulla vendita dei biglietti.
Le grandi aeree metropolitane ne traggono vantaggio, come i Los Angeles Lakers che riescono ad incassare 2 milioni di dollari per ogni partita interna, mentre squadre di mercati più piccoli non arrivano a 500 mila dollari.
Inoltre c'è anche la questione che riguarda il palazzetto: se privato o pubblico (qui le % di guadagno diminuiscono).
Il BRI rappresenta gli introiti della lega nel suo complesso.
Agli incassi però si contrappongono i costi, e il costo principale per le franchigie NBA, come per tutte le attività produttive, è rappresentato dal salario destinato ai giocatori.
I salari rappresentano appunto una % del BRI (51%, 57%, etc a seconda degli accordi).
Nell'altro 43% sono comprese le altre spese del carrozzone NBA: dipendenti, affitto delle strutture, costi di viaggio, vitto, alloggio delle squadre ed ovviamente Commissioner e tutto il resto.
Per dirla in parole povere, causa del Lockout, generalmente sono mancati accordi con BRI e Revenue Sharing.
Si gioca con queste %: il Lockout del 2011 fu provocato appunto da quel 57% del BRI (che per gli owner era troppo sbilanciato in favore dei giocatori).
Ad esempio nel 2011 i grandi proprietari avrebbero voluto rivoluzionare il Salary Cap, tagliando i contratti in modo radicale.
Va da sé che l’associazione giocatori ovviamente non può sposare una trattativa del genere andando contro gli interessi degli stessi giocatori.
Nel momento in cui non si trova l'accordo tra le due parti, parte il Lockout.
Agli stipendi dei giocatori era garantito il 57% dei ricavi della lega, % che i proprietari avrebbero voluto ridurre di un terzo introducendo anche un sistema di tetto salariale più rigido che limitasse il monte totale degli stipendi.
LE RAGIONI DEL LOCKOUT
Come si sarà capito le ragioni che portano alla serrata sono tre:
1) La durata minima del contratto
2) La distribuzione % degli introiti
3) L'ammontare del Salary Cap (introdotto dall'allora Commissioner David Stern negli anni 80)
Durante il Lockout, tutte le attività sono ferme a tempo indeterminato.
Non si gioca, non è possibile prendere accordi di mercato con le altre squadre ed ovviamente i giocatori non percepiscono lo stipendio.
L'unica cosa permessa: il trasferimento in Europa.
Ai tempi molti giocatori NBA, durante lo sciopero, finirono in Europa.
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