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lunedì 21 agosto 2017

La Rivoluzione Di Statcast: Come Funziona ed Esempi Di Utilizzo (MLB)

"Il Baseball è per il 90% analytics, per l’altra metà dipende dal fisico"

Statcast è uno strumento automatizzato di tracking, usato in tutti i ballpark della MLB dal 2015.
Si tratta di un sistema ad alta velocità di esecuzione e precisione.
Principalmente è stato sviluppato per analizzare i movimenti dei giocatori e le loro abilità atletiche, grazie all'utilizzo di fotocamere e sistemi Radar.
Il cervello di Statcast è il cosiddetto Player Tracking, un sistema creato da MLB Advanced Media in collaborazione con Amazon Web Services.
Statcast aggrega e rende disponibili online una quantità impressionante di dati, visualizzabili attraverso tabelle e grafici.
Tramite di esso, è possibile studiare in tempo reale le posizioni dei giocatori e il modo in cui queste influiscono sulla dinamica della palla.
La cosa interessante è esaminare i dati relativi al comportamento di ogni giocatore (ad esempio, qual è il tempo di reazione di un’interbase e quale direzione ha preso) e confrontarli con le serie storiche disponibili.


COME FUNZIONA
Il sistema Statcast utilizza due telecamere ottiche in HD che servono per replicare la visione binoculare dell'occhio umano.
Le telecamere offrono una percezione di profondità per distinguere facilmente i giocatori sul campo e la palla.
Il sistema Radar misura i dati, ad esempio la velocità e il percorso dei giocatori sul campo. Combinando la fotocamera e i dati Radar, si possono ottenere decine di metriche fisiche relative a ogni aspetto del gioco (pitching, hitting, baserunning e fielding).
Per una partita, Statcast genera circa sette terabyte di dati!
Esso inoltre utilizza Amazon Web Services .


DA PITCHF/X A STATCAST
Inizialmente veniva utilizzato il sistema PITCHf /x , usato per la prima volta nel 2006, cioè un sistema basato su telecamere che misura la traiettoria, la velocità, la rotazione e la posizione di una palla lanciata.
Esso fornisce dati oggettivi che possono essere utilizzati in combinazione con risultati statistici per meglio prevedere l'efficacia del lancio di un pitcher.
Statcast è stato svelato per la prima volta alla conferenza MIT Sloan Sports Analytics.
Questa tecnologia invece integra un Radar Doppler e video HD per misurare la velocità, l'accelerazione e altri aspetti per ogni giocatore in campo.
Per la stagione 2017, la componente TrackMan di Statcast ha sostituito il precedente sistema PITCHf /x per le misurazioni ufficiali di velocità.
Si parla di velocità massima di lancio, piuttosto che di velocità misurata a 55 piedi dalla piatto di casa.


ESEMPI DI UTILIZZO
I dati Statcast stanno sempre più sostituendo le metriche tradizionali, ecco perchè si crede che da qui a qualche anno possa essere un sistema assolutamente rivoluzionario.
Basti dire che viene sempre più considerata la velocità di uscita della palla dal box battuta che non l'AVG.
Stesso discorso per l'angolo del lancio.
Queste stats sono anche usate per prevenire infortuni monitorando le metriche riguardanti le performance fisiche nel corso della stagione.
I dati individuali possono essere estesi anche alle metriche globali del team.
Ad esempio la capacità di una difesa di lanciare la palla da diversi punti del campo, cioè viene considerata l'efficienza e la velocità di lancio verso le basi o casa.
Un coach di terza base, grazie a queste info, può prendere le decisioni migliori (cioè far rimanere il corridore in terza o ordinandogli di andare verso casa-base).
Ciò ridurrebbe il numero di giocatori fuori a casa base.
Statcast è pensato anche per monitorare il baserunners e le giocate difensive.
Dalla massima velocità all'accelerazione ai tempi del primo passo, Statcast sarà in grado di dimostrare perché un giocatore è arrivato in base oppure no.
Tra le altre cose, il sistema può anche controllare quanto un giocatore ha percorso durante una partita nonché quanto sia stato efficace il suo stesso percorso nel seguire una palla e la velocità del lancio successivo.


ESEMPI DI UTILIZZO E DI ANALISI
Un esempio pratico chiarificatore sull'utilizzo del sistema è Collin McHugh.
Gli Astros, squadra molto attenta alla tecnologia e alla sabermetrica, presero il giocatore dai Colorado Rockies nel dicembre 2013 nonostante McHugh avesse fatto registrare un record di 0-8 con una terribile ERA di 8,94 (prime 15 gare di Major League).
A quanto pare, però, gli Astros avevano apprezzato la velocità di rotazione della sua Curveball.
Il risultato è stato ottimo, visto che prima di qualche infortunio nel 2017, McHugh fece registrare un' ERA di 2,73 nel 2014 e 3.89 nel 2015 per dire.
Invece durante il terzo inning di gara 7 delle World Series del 2014, quindi nella partita decisiva per l'assegnazione del titolo, i San Francisco Giants e i Kansas City Royals erano in parità sul 2 a 2.
Eric Hosmer dei Royals è in battuta e colpisce perfettamente la palla indirizzandola verso l'esterno centro.
Se fossero riusciti a superare la linea di difesa, quella giocata sarebbe potuta essere l'inizio di un parziale decisivo.
Il seconda base dei Giants Joe Panik è però riuscito con un tuffo spettacolare a salvare la palla ed eliminare così due giocatori (DP), uno dei quali era Hosmer, che aveva cercato di raggiungere in tuffo la prima base per anticipare il tiro di Panik.
I Giants hanno poi vinto la gara, e quindi le World Series, di un solo punto.
La giocata di Panik è stata molto celebrata ma poi sono emersi dettagli molto importanti sulla giocata, grazie al Player Tracking System di Statcast appunto.
Il programma ha evidenziato che Hosmer avrebbe potuto raggiungere la prima base se avesse corso invece di cercare la scivolata.
A livello difensivo si ricordi anche quello che successe lo scorso anno (9 maggio) durante Pirates-Reds, quando il catcher di Pittsburgh ovvero Francisco Cervelli (numero 1 per quanto riguarda la concessione di basi rubate agli avversari) riuscì ad eliminare Billy Hamilton (miglior rubatore di basi di tutta la MLB).
Statcast c'indica che le % più basse di eliminazione sono detenute da catcher con il braccio "debole", le più alte da quelli con il braccio "forte".
Ovviamente il tutto è influenzato anche da altri fattori quali: lanciatore, interno che riceve la palla e corridore.
Ed inoltre la sola correlazione con la forza del braccio non può spiegare il tutto: per fare un esempio Russell Martin di Toronto e Salvador Perez di Kansas hanno una forza simile ma il successo per quanto riguarda le eliminazioni è ben diverso (nettamente in favore di Perez. Qui appunto subentrano anche i parametri citati in precedenza).
Statcast c'indica che 2/3 dei tiri viaggiano tra le 76-81 mph ma il punto cruciale è oltre le 82mph: qui gli eliminati crescono a dismisura.
Comunque Cervelli non tirò a 82, bensì a 79.2, appena nella media.
Quindi cosa ha determinato l’eliminazione?
Sicuramente non la velocità di Hamilton che è risultata nel suo standard (3,68), né tanto meno è dipesa dal vantaggio dalla prima anch’esso secondo il suo standard (6,43 m).
Non è dipeso nemmeno dalla velocità di lancio di Ryan Vogelsong (87,1 mph) o da una sua particolare rapidità nella meccanica.
Sono subentrati altri fattori che hanno determinato il successo di Cervelli: in primis la precisione del tiro, visto che l’interbase Jordy Mercer non ha dovuto nemmeno muovere il guanto.
Seconda e più importante, è stata la rapidità di movimento di Cervelli.
La sua media personale di 0,75 secondi è di poco superiore alla media delle majors (0,73), ma in queste situazioni ogni frazione di secondo conta.
In questa particolare occasione, Cervelli ha registrato un sorprendente 0,57
Dunque, come si è potuto notare, in relazione a una chiamata tra “salvo o eliminato” ci passano infiniti parametri anche se alcuni sono più importanti di altri.
Resta il fatto che per un ricevitore avere un braccio forte è importante e che esso è solo uno dei fattori empirici che possono determinare il risultato positivo, ma questo esempio ha dimostrato anche quanto sia importante la reattività e la rapidità del movimento.


RECORD REGISTRATI
Giancarlo Stanton ha fatto registrare la valida più "dura", grazie ad una velocità di uscita di 199,4 km/h, nonchè la distanza più lunga per un HR (154 m).
Aaron Judge ha realizzato un HR con una velocità di uscita di 194,9 km/h (record almeno per quanto riguarda gli HR).
Aroldis Chapman ha fatto registrare il record di lancio più veloce (169.1 km/h).
Curiosamente ad agosto 2015, Chapman aveva fatto registrare i 101 lanci più veloci in MLB, portando Statcast ad introdurre un filtro per rimuovere Chapman dalle classifiche personalizzate.
Nel 2016, Maurizio Cabrera, un rookie , ha raggiunto 167.0 km/h, il lancio più veloce (Chapman a parte ovvio).



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