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sabato 6 luglio 2019

I Tampa Bay Rays e La Tecnologia iCube (Virtual Reality)

Oltre ai Los Angeles Dodgers e al loro WIN Reality, un'altra franchigia molto attiva nell'ambito della realtà virtuale sono i Tampa Bay Rays che hanno fatto investimenti a sei cifre per un simulatore di Baseball noto come iCube. I giocatori indossano occhiali 3D per il tracciamento del movimento, entrano in una piccola stanza che riproduce uno stadio e fanno comparire sullo schermo il lanciatore da studiare.

Steven Souza dei Rays: "È un enorme vantaggio perché a volte molte di questi atleti non li vediamo spesso. Prendi Alex Wood, lo vedremo una volta quest'anno e poi forse un'altra volta nei prossimi 6 anni, quindi essere in grado di vederlo sullo schermo, renderà un po' più facile il turno in battuta" (si riferisce alla sfida contro i Los Angeles Dodgers e al fatto che le squadre di American e National League si affrontano raramente tra di loro)

Quella stessa notte, Souza colpì un HR nel quarto inning nella vittoria per 8-5 dei Rays. Era il sesto homer di Souza in 22 partite dopo averne colpito 16 su 110 nella scorsa stagione.
% di Slugging .809, nettamente migliore rispetto al .717 della scorsa stagione.

Brendan Reilly è il 29enne CEO di Eon Sports VR, con sede a Kansas City, che ha sviluppato e installato il simulatore dei Tampa Bay. Pur riconoscendo che "nulla può sostituire l'esperienza reale di giocare", crede che la realtà virtuale possa essere d'aiuto: "I ragazzi osservano il lanciatore che affronteranno quel giorno. Possono prendere il suo tempismo, avere un'idea di come si muove la sua palla, di come gli ha lanciato contro l'ultima volta. Ti senti come se fossi sul campo in una vera partita dal vivo"

Con iCube è possibile tracciare il punto di rilascio, la velocità, la velocità di rotazione e molto altro.
Inoltre è possibile raccogliere trend dai dati: ovvero capire quanto spesso ogni lancio viene lanciato in ogni conteggio.
La realtà virtuale potrebbe essere esagerata per i giocatori che si sentono già inondati di informazioni? O potrebbe sostituire alcuni strumenti di preparazione esistenti?

Prosegue Reilly: "Lavoriamo con una manciata di squadre importanti della lega, questo è tutto quello che posso dire. Le altre squadre lavorano in segreto, si comportano come se fossero l'esercito americano"

I Rays non impongono che i giocatori utilizzino la realtà virtuale. Per quelli che lo fanno, i feedback sono stati misti. Il simulatore mostra non solo la traiettoria ma anche come passa attraverso la zona di strike.
Hank Conger: "È come uno schermo 3D, è strano, un po' diverso. Ho cercato di abituarmici: ti metti gli occhiali, stai nel box e segui i tiri, non c'è oscillazione.
Penso che sia utile per uno scopo temporale, ma il movimento della palla, ovviamente, sarà diverso da quello che vedi realmente"

Souza: "Ci sono ancora alcuni bug da risolvere. Non penso che sia perfetto, anche se è decisamente sulla buona strada"

Reilly, che ha mantenuto l'ex slugger della grande lega Jason Giambi come consigliere, ha ribadito che alcune squadre hanno ordinato più simulatori di realtà virtuale, che saranno utilizzati sia dalla MLB che dalle Minors, specialmente quelli che cercano di migliorare la lettura dei lanci degli avversari.
Il prossimo passo è sviluppare una mazza che possa essere usata per colpire i lanci dei pitchers avversari. I dipendenti del laboratorio Irvine di EON Sports VR affermano che questa tecnologia ci vorrà ancora un po' di tempo.



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