I Saracens dell'irlandese Mark McCall, fondati addirittura nel 1876, stanno andando incontro ad una penalizzazione storica che potrebbe farli retrocedere dalla Premiership.
Parliamo di un club campione d'Europa in carica in Champions Cup (hanno vinto 3 delle ultime 4 edizioni) e che ha vinto gli ultimi 2 campionati inglesi (5 in totale).
Il club è finito nella bufera per non aver rispettato il Salary Cap di complessivi 7 milioni di sterline previsto dalle rigide norme finanziarie della Premiership.
La violazione riguarderebbe le ultime 3 stagioni (dal 2016 al 2019) con conseguente condanna per il club a pagare una multa di 5,36 milioni di sterline e l’immediata penalizzazione di 35 punti in classifica.
Nella prima giornata i Saracens erano stati sconfitti in casa dai Northampton Saints, poi erano arrivate 3 vittorie (contro Leicester Tigers, London Irish e Gloucester).
L’indagine è stata lunga ed ha evidenziato la truffa messa in atto dal proprietario e chairman Nigel Wray per aggirare il Salary Cap.
Alcune delle stelle del club tra cui Owen Farrell (capitano dell’Inghilterra), Maro Itoje e i fratelli Billy e Mako Vunipola, sarebbero stati pagati direttamente dal proprietario attraverso fondi di investimento, titoli finanziari o tramite il passaggio di proprietà immobiliari ("fuori busta" diciamo).
Un modo per mantenere dentro le regole il monte stipendi, che però non ha convinto il gruppo di investigatori.
Per i Saracens, più della penalizzazione e della multa, pesano però i danni di immagine (parliamo di un marchio a livello globale a livello non solo rugbstico ma sportivo).
In un comunicato, i Saracens hanno fatto sapere che i titoli conquistati sul campo non potranno essere sottoposti ad alcuna revisione e che al momento il club non sarà costretto a vendere alcun giocatore.
I londinesi quindi si ritrovano all'ultimo posto con -22 punti, penultimo il Leicester con 4 quindi 26 lunghezze da recuperare.
L’anno scorso i Saracens chiusero la stagione con 78 punti.
Facessero un campionato identico, dunque, chiuderebbero a 43 punti (a retrocedere fu il Newcastle che finì con 31 punti).
Due anni fa, invece, i londinesi chiusero con 77 punti, cioè 42 con la penalizzazione (i London Irish retrocessi chiusero con 22 punti).
Tre anni fa chiusero nuovamente a 77 punti quindi 42 con la penalizzazione odierna, con il retrocesso Bristol che chiuse a quota 20.
Per trovare i Saracens virtualmente retrocessi bisogna arrivare alla stagione 2008/09, quando i Sarries chiusero noni, con 47 punti (12 con la penalizzazione), mentre Bristol arrivò ultimo con 17 punti.
Vanno considerate però due cose:
1) Se il club manterrà tutti i giocatori
2) Presumibilmente la corsa non andrà fatta su club storici quali Leicester Tigers, Harlequins, Bath (che ora occupano 3 delle ultime 4 posizioni) ma su club con già 9 punti in classifica (la quota salvezza potrebbe essere più alta, anche perchè la neopromossa London Irish è partita bene, per non parlare della neo-promossa di 2 anni fa...Bristol che guida addirittura la classifica)
Tutte le altre società comunque hanno attaccato duramente il club di Londra, sostenendo che sia giusto revocargli tutti i titoli vinti nelle ultime stagioni. Tra questi il mediano di mischia della Nazionale inglese Danny Care, che ha detto chiaramente che "non meritano di tenersi le loro coppe".
Nigel Wray (presidente della società): "Abbiamo commesso errori e quindi, con umiltà, dobbiamo accettare queste penalità. Come club, ora ci riuniremo e affronteremo le sfide che ci attendono. Confermiamo il nostro impegno nei confronti del salary cap e il principio di base di lavorare a parità di condizioni. Continueremo a lavorare in modo trasparente con il Premiership Rugby a questo proposito"
Tony Rowe (CEO degli Exeter Chiefs), club che negli ultimi anni è stato il rivale domestico più accreditato di Farrell e compagni: "Abbiamo, per un certo numero di anni, sospettato che avessero infranto le regole sul tetto salariale ma non credo che la pena sia abbastanza severa: in realtà avrebbero ancora la possibilità di arrivare ai playoff e poi a Twickenham per la finale 2020 della Premiership.
Retrocessione? Nello sport americano se infrangi le regole sei fuori. Il management ha violato le regole, hanno costruito una rosa che non avrebbero potuto mettere in campo e per noi non eguagliabile, come hanno dimostrato i fatti. Sono un po’ amareggiato per quello che è successo: siamo stati battuti in una maniera che non ci piace, anche se non possiamo dare la colpa allo staff tecnico e ai giocatori dei Saracens per quanto successo. Scoprire, a distanza di tempo, di essere stato superato da un club che ha imbrogliato, non va bene"
Mark McCall, temendo un gran numero di domande da parte dei media, non si è presentato al lancio delle competizioni europee. Champions Cup che fra l’altro è detenuta, in qualità di campioni in carica, proprio dal club rossonero.
Questo scandalo inerente stipendi pagati sotto-banco e in modo non ufficiale per non gravare sul monte stipendi, giunge a distanza di 10 anni dal più grande scandalo vissuto dal Rugby inglese, il "Bloodgate Scandal", che fece piovere squalifiche pesanti sullo staff tecnico degli Harlequins, altro leggendario club londinese, reo di aver obbligato, durante un quarto di finale di Heineken Cup, l’ala Tom Williams a masticare una capsula di sangue umano per costringere l’arbitro a effettuare una sostituzione per infortunio.
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