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lunedì 11 novembre 2019

Inghilterra Multata Per Aver "Sfidato" L'Haka Degli All Blacks

Prima della semifinale dei mondiali di Rugby quando la Nuova Zelanda si è schierata per la tradizionale Haka (la danza di guerra che deve spaventare gli avversari i quali, di norma, la osservano immobili dall’altra parte del campo), i suoi avversari, l'Inghilterra, hanno risposto a modo loro.
Inizialmente si pensava fosse stato il selezionatore Eddie Jones a mettere in scena l’ennesimo giochino mentale per fronteggiare ed impaurire gli All Blacks.
Come si è visto inoltre, gli inglesi hanno iniziato ad avvicinarsi ai neozelandesi in modo minaccioso. Invadendo la metà campo dei tuttineri.
Con Nigel Owens e i suoi assistenti che sono dovuti intervenire, cercando di respingere gli inglesi, con Joe Marler in particolare ad avvicinarsi agli All Blacks.

Vunipola ha commentato così: "Era nostra intenzione rispettarli ma volevamo anche assicurarci che capissero che saremmo stati pronti a tutto"

Circa una decina di giorno dopo, World Rugby, l’organo di governo della palla ovale mondiale, ha punito l’Inghilterra per il gesto.
Da un lato ha mandato una lettera di biasimo alla Federazione inglese, dall’altra ha multato la squadra di 2.500 sterline per il gesto. Perché il protocollo prevede che durante danze e celebrazioni, gli avversari non devono superare la linea di metà campo, mentre a Yokohama a farlo sono stati Joe Marler, Billy Vunipola, Mark Wilson, Elliot Daly, Luke Cowan-Dickie e Ben Youngs.
Curiosamente, pochi minuti dopo il gesto, World Rugby aveva pubblicato sulla sua pagina Youtube e sui suoi social network il video titolando "L’incredibile risposta dell’Inghilterra ad un’intensa haka neozelandese".
Insomma, da un lato enfatizza ed esalta la scelta inglese però qualche giorno dopo la punisce.
A spiegare comunque quello che è successo sono Ben Youngs e Joe Marler durante la trasmissione The Jonathan Ross Show, in onda su ITV (presenti con loro anche Manu Tuilagi e Tom Curry).
La sera prima della partita la squadra inglese si è riunita per decidere proprio come affrontare la celebre danza maori della Nuova Zelanda.

Youngs: "Ci siamo detti che volevamo affrontarla, volevamo assicurarci che loro sapessero che eravamo pronti. Quindi abbiamo deciso di fare un semicerchio ma alcuni ragazzi erano ancora un po’ confusi..." (indicando Marler)

Youngs ha anche disegnato lo schema su una lavagna e tutti i giocatori si sono accordati sulla posizione da tenere in campo. L’organizzazione insomma sembrava piuttosto chiara e dettagliata, tranne che per il pilone degli Harlequins.
Marler: "Quando ho guardato quella lavagna ho pensato 'Non è in scala'. Pensavo che saremmo dovuti andare più vicini a loro (agli All Blacks), rispetto a quanto c’era disegnato sulla lavagna. Ho superato la linea della metà campo, ma pensavo che lo avremmo fatto tutti. Poi ho guardato dietro e gli altri non mi stavano seguendo, ma a quel punto ho pensato 'ormai sono qui' "

Al di là di qualsiasi discorso, gli inglesi hanno poi vinto (e dominato) la semifinale per 19-7, raggiungendo la quarta finale dei Coppa del Mondo della loro storia (verranno sconfitti inaspettatamente dal Sud Africa quindi il mondiale 2003, per il momento, rimarrà l'unico titolo mondiale in bacheca).


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